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Its MaMe: il nuovo bando per tecnici superiori specializzati

Its MaMe: il nuovo bando per tecnici superiori specializzati

Sono aperte le iscrizioni al corso per tecnici superiori per l’innovazione di processi e prodotti meccanici nel campo delle nuove tecnologie per il Made in Italy. E’ stato già reso pubblico il nuovo bando ItsMaMe, il percorso di formazione post diploma dedicato alla specializzazione nel settore della manifattura meccanica (Ma.Me, per l’appunto). Il corso è destinato a un massimo di 24 allievi diplomati che, alla data di scadenza del bando, non abbiano compiuto trentacinque anni. Essi dovranno essere in possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa nazionale di riferimento per l’accesso ai percorsi ITS. Avrà una durata complessiva di 1.800 ore, di cui 800 di attività di stage in azienda. Almeno metà dei docenti proverrà dal mondo dell’industria.

 

Un’importante opportunità per i giovani, che verranno preparati sulla base delle nuove esigenze imprenditoriali, con le migliori competenze per renderli immediatamente collocabili sul mercato del lavoro. D’altro canto le aziende si troveranno di fronte figure professionali adeguate che permetteranno loro di crescere in termini di produttività e competitività. L’attuale mondo della produzione si evolve sempre di più e richiede professionisti aggiornati e adatti alle innovazioni imposte dalle tecnologie 4.0. Un importante incontro dunque, tra giovani e aziende, per lo sviluppo della nostra industria. Il corso partirà a settembre e formerà progettisti di strutture in composito per l’automotive e l’aerospazio (asset principali del sistema industriale locale) con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche. I nuovi profili professionali saranno altamente innovativi, specializzati nella progettazione e applicazione di materiali compositi in campo aeronautico, con competenze anche sui processi di fabbricazione dell’industria automobilistica. Il progetto è stato fortemente voluto e finanziato dalla Regione Campania.

 

Il progetto è realizzato dalla Fondazione ITS Manifattura Meccanica, di cui sono soci fondatori l’Istituto tecnico industriale statale Eugenio Barsanti (Istituto di riferimento), il Polo Tecnico Fermi-Gadda, l’Istituto tecnico industriale statale Ettore Maiorana, l’Istituto statale di istruzione superiore Attilio Romanò, Stoà – Istituto di Studi per la direzione e gestione d’impresa, il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Abete srl, Adler Plastic spa, Tecno Tessile Adler srl, Dema spa, Laer spa, Novotech Aerospace Advanced Technology srl e il Comune di Pomigliano d’Arco.La Fondazione, presieduta da Luca Scudieri, ha il sostegno di Aerotech srl, Aidaa – Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica, Avio spa, Cmc srl, Confindustria Benevento, Consorzio Scia Scarl Supply Chain Industria Aeronautica della Campania, Dallair srl, Di Lodovico srl, Ennegi@ srl, Epica srl, Distretto Aerospaziale Campano, Fondazione Its per la Mobilità Sostenibile Aerospazio Puglia, Fu.Al., iLabs srl, Innova Plast srl, La.M.M. Lavorazioni Meccaniche Metalliche srl, Mact, Materias, Pcs Progettazione Costruzione Stampi, Sistema Campania, 3DnA.

CATEGORIE: Bando, Corsi, Industria, Campania
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SPS Italia: un punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano

SPS Italia: un punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano

"SPS Italia: la migliore vetrina per capire lo stato dell'arte di soluzioni di automazione e controllo in chiave 4.0 e capire il trend delle tecnologie relative. Utile per confronto e networking." (Oronzo Lucia, Automation&Control and Design Services Manager Fameccanica Group)                                                                                                                     

SPS Italia, organizzata dal 28 al 30 maggio a Parma da Messe Frankfurt Italia, è la fiera per l'industria intelligente, digitale e flessibile. Nata nel 2011, è al nono appuntamento annuale per confrontarsi sui temi più sfidanti dell'industria di domani ed è riconosciuta come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. Dedicata all'Automazione e al Digitale per l'Industria, la manifestazione si è conclusa nel 2018 con 808 espositori e oltre 35.000 visitatori. Quest’anno si prevede una grande edizione, in crescita del 5%, con più di 850 espositori distribuiti su 6 padiglioni. All’interno di ogni padiglione ci saranno delle arene che ospiteranno workshop sempre più mirati da parte di aziende e partner che parleranno specificatamente dei vari argomenti. Protagonista l’ampia gamma di merceologie: PLC, sensori, software per l’industria, digitale vero e proprio, meccatronica e robotica. Tutto a completamento del panorama che dovrebbe essere l’esempio di quello che è l’Industria 4.0 oggi. La grande novità di quest’anno infatti sarà proprio il District 4.0, tre padiglioni al posto di uno, con demo funzionanti, automazione avanzata, digitale software per l’industria, robotica e meccatronica. Così i visitatori di SPS che coprono soprattutto le merceologie come quella del food o del packaging, dunque più leggere rispetto alla meccanica che normalmente finora ha interessato i robot, potranno incontrare aziende specializzate che offrono soluzioni sempre più flessibili.

Un’altra grande novità è il Focus sulla formazione, che ormai è diventata una forte necessità per il nostro paese. La competenza e la formazione sono un must soprattutto nel settore industriale e offrono la possibilità ai giovani di trovare posti di lavoro. Un tema affrontato in diversi modi: attraverso il lavoro con i ragazzi e un accordo col Progetto SI della Fondazione Cariplo, grazie al quale gli studenti degli Istituti Tecnici o delle Università saranno coinvolti attivamente all’interno della fiera. Durante le tre giornate saranno previsti anche dei corsi di formazione per insegnanti che avranno l’opportunità di avere crediti formativi, con la collaborazione di venti aziende che parleranno delle loro tecnologie più avanzate. Di grande rilievo, tra i diversi convegni organizzati, sarà quello inaugurale intitolato: Il futuro dell’industria? Qui e ora. Tecnologie e competenze per la manifattura italiana. Un’occasione per affrontare la tematica tra tecnologia e uomo, innovazione ed etica. L'ingresso in fiera è gratuito e aperto a tutti gli operatori del settore.

 

 

 

 

CATEGORIE: Fiere, Industria, Meccanica, Digitalizzazione
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Made in Steel e Siderweb: la community dell'acciaio

Made in Steel e Siderweb: la community dell'acciaio

"Solo con le leve della sostenibilità e dell’innovazione, i pilastri sui quali si reggerà la siderurgia del futuro, riusciremo a produrre un acciaio umano, restando umani, rispettando persone, ambiente, imprese. Per conquistare un futuro migliore, è necessario integrare rigore quantitativo, attenzione all’organizzazione e logica economica con empatia, saggezza, coraggio e creatività proprie dell’uomo". (Emanuele Morandi, amministratore delegato di Made in Steel)
Made in Steel è l’evento italiano dedicato all’intera filiera dell’acciaio, il più importante del sud Europa, ideato e organizzato da Siderweb - la community dell'acciaio. Manifestazione dal carattere internazionale, è il punto di riferimento per produttori, trader, centri servizio, commercianti, distributori e utilizzatori di acciaio grazie all’innovativa formula contraddistinta dal binomio Conference & Exhibition. Da un lato vetrina espositiva diretta all’implementazione del business delle realtà siderurgiche presenti, dall’altro veicolo di informazioni ed esperienze per sostenere ed accompagnare tutti gli operatori della filiera su tematiche specifiche e di grande interesse. Un equilibrio perfetto tra business e riflessione, relazioni e conoscenza, una vetrina espositiva e allo stesso tempo un polo di cultura che, attraverso convegni, forum e tavole rotonde, vuole favorire i flussi e la trasversalità delle conoscenze, elementi indispensabili per la competitività delle imprese. Biennale internazionale dallo stile made in Italy, la Conference & Exhibition è in grado di riunire tutti gli attori della filiera dell’acciaio per riflettere insieme sul futuro del settore, da ogni possibile angolazione. 

Il titolo dell’ottava edizione di Made in Steel, svoltasi dal 14 al 16 maggio a Fieramilano Rho, è stato: Steel Human – Sustainability and innovation. L’idea intercetta le due grandi priorità odierne dell’industria dell’acciaio globale, alle prese con la necessità di ridurre il proprio impatto ambientale e di rinnovare prodotti e processi per non perdere competitività. In occasione della Steel Dinner sono stati consegnati quattro premi: i Made in Steel Awards. Per i migliori stand la giuria ha premiato ArcelorMittal Italia nella categoria Best Communication Stand, nominando Clarex e Tresoldi Metalli. Aperam Stainless Services & Solutions Italy invece si è aggiudicato il riconoscimento per il Most Friendly Stand, con AFV Acciaierie Beltrame e Acciaierie Venete in nomination. Infine a Liberty Steel è andato il premio Best International Stand, con La Cisa Trasporti Industriali e Calvi Holding in nomination.

Il vincitore del contest "Steel on stage", trionfando sugli altri nove partecipanti alla competizione di innovazione, è stata U-Earth. In virtù dell'impatto innovativo proposto sia a livello sanitario sia per la sicurezza in ambienti di lavoro. La startup vincitrice è stata in grado di portare le conoscenze biotecnologiche all'interno della filiera siderurgica. E' la prima azienda biotech al mondo a occuparsi della purificazione dell'aria in un ambiente professionale, leader di mercato nella depurazione dell'aria biologica attraverso brevetti e tecnologie proprietarie esclusive, derivate da 30 anni di ricerca scientifica negli Stati Uniti e in Europa. Menzioni speciali le hanno avute anche Koopf, per i suoi caschetti 4.0 in grafene, e AIRCNC per la piattaforma di sharing economy nell’efficientamento dell’industria metalmeccanica.

 

 

CATEGORIE: Acciaio, Industria, Innovazione, Fiere
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Il progetto "Eureka! Funziona!"

Il progetto "Eureka! Funziona!"

 

Il progetto “Eureka! Funziona!” è promosso e realizzato da Federmeccanica, con la collaborazione delle associazioni industriali territoriali, e in accordo con il Miur. Il motto è una celebre frase di A. Einstein: "Non insegno mai ai miei studenti. Tento soltanto di creare le condizioni nelle quali possano imparare". Consiste in una gara di costruzioni tecnologiche per piccoli inventori, rivolgendosi infatti ai bambini della scuola primaria, in particolare degli ultimi due anni. Si ispira a esperienze che hanno preso forma dal 2003 in poi, in numerosi paesi europei, quali Finlandia, Germania, Francia e Olanda. Il progetto ha come scopo quello di far costruire ai piccoli studenti, sulla base di un kit di materiali proposti dagli Industriali, un giocattolo meccanico. I diversi progetti realizzati alla fine vengono presentati in un evento pubblico e valutati da parte di una giuria deputata a scegliere, scoprendo nuovi talenti, il giocattolo maggiormente innovativo sulla base di una scheda di valutazione ad hoc. Tra le città coinvolte ricordiamo Pavia, Mantova, Padova, Lucca e Treviso.

Quest’anno, l'edizione del progetto, oltre a riferirsi al tema del magnetismo il lavoro dei bambini deve avere come caratteristica vincolante la mobilità. Un concorso formativo molto importante di educazione all’imprenditorialità, finalizzato a orientare gli studenti delle scuole primarie al “saper fare”. Gli alunni partecipanti vengono divisi in gruppi, in modo da incentivare la cooperazione, il lavoro in team, la suddivisione di compiti e ruoli. Essi hanno a disposizione 6/8 settimane per realizzare la loro invenzione tecnologica. Tutto ciò prevede complessivamente 20 ore di attività di invenzione e progettazione. Queste gli consentono di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale e le capacità manuali.

Inoltre i bambini hanno la possibilità di sviluppare un'attitudine al problem solving, nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diverse materie di studio (dalla matematica al disegno, passando per l'italiano e le scienze) per concorrere alla realizzazione del prodotto finale. In questo modo vengono messi nella condizione di apprendere attraverso il "cooperative learning" e il "learning by doing", metodologie didattiche che consentono agli studenti di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l'esecuzione di azioni pratiche. Le scorse edizioni hanno avuto come temi anche la pneumatica, la meccanica e l’automazione. Una grande opportunità quindi per coltivare la naturale predisposizione dei bambini a capire il funzionamento delle cose che li circondano, ma anche per nutrire il desiderio di costruire e creare con innovazione. I giovanissimi, che non faticano ad immaginarsi astronauti, esploratori o paleontologi, possono così sperimentare quanto possa essere divertente improvvisarsi inventori o ingegneri. Oltre ogni stereotipo o pregiudizio, proprio come in un sogno che diventa realtà!

 

CATEGORIE: Scuola, Confindustria, Professionalità, Studenti
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La scansione 3D svela la verniciatura hi-tec degli antichi violini

La scansione 3D svela la verniciatura hi-tec degli antichi violini

I maestri liutai cremonesi come Stradivari, svilupparono tecniche di verniciatura che conferivano ai loro strumenti un tono musicale e un aspetto eccezionali. Il loro segreto era nella verniciatura a strati. Le tecniche venivano spesso tramandate oralmente agli apprendisti; sono dunque disponibili solo scarse informazioni sui metodi originali utilizzati per la finitura dei violini. Oggi però fisici e chimici utilizzano la scansione 3D per svelare i segreti dimenticati dei metodi di rivestimento multistrato utilizzati nel '600.

In un nuovo studio pubblicato su EPJ Plus, Giacomo Fiocco, affiliato con le università di Pavia e Torino in Italia, e i suoi colleghi possono ricostruire tutto ciò grazie alla potente luce del sincrotrone Elettra nell'Area Science Park di Trieste per sviluppare un approccio di scansione 3D. Un sistema che come un super microscopio non invasivo fornisce informazioni sulle principali caratteristiche morfologiche e sulla natura chimica degli strati di finitura sovrapposti. Questo metodo potrebbe aiutare gli scienziati a riscoprire le procedure e i materiali utilizzati, e riprodurre i metodi di rivestimento a più strati degli antichi maestri. Questo metodo di scansione 3D è chiamato tomografia computerizzata a raggi X (microCT), simile ai sistemi tac ospedalieri ma con un dettaglio di gran lunga maggiore. Il sincrotrone Elettra Synchrotron Trieste è un fascio di particelle accelerate che produce un alto flusso di radiazioni distribuite su uno spettro continuo che si estende dai raggi X a infrarossi. Gli autori utilizzano per la prima volta il raggio dei raggi X per scansionare due serie di modelli, che sono stati preparati nel loro laboratorio per simulare gli strati di finitura degli strumenti storici. Utilizzando i modelli, ottimizzano le impostazioni di scansione 3D, aumentano la risoluzione spaziale e definiscono i parametri necessari per la ricostruzione 3D

"Si possono individuare dai tre ai quattro strati", spiega Marco Malagodi, responsabile del Laboratorio Arvedi di Diagnostica non invasiva dell'Università di Pavia. "La presenza di materiali quali vernici oleo resinose usate per le finiture superficiali è ormai stata confermata dalle numerose indagini condotte sui più importanti violini storici della tradizione cremonese. Inoltre – aggiunge il ricercatore - si sono potuti identificare pigmenti naturali di colore rosso quali terre rosse a base di ossidi di ferro, oltre alla presenza in diversi casi anche di coloranti organici a base di lacca di robbia. Per quanto riguarda i trattamenti del legno è interessante notare come le ricerche abbiano confermato l'utilizzo di colle proteiche addizionate con cariche inerti quali solfati o silicati, che venivano usate come filler delle porosità del legno per conferire maggiore spessore e impedire che potesse assorbire la vernice che sarebbe poi stata applicata sulla superficie".

CATEGORIE: Scansione, Tornografia, Verniciatura, Violini